lunedì 28 ottobre 2013

Why don't you get a job?

This post has a soundtrack. Just click here.

Questo post ha una colonna sonora, la potete ascoltare qui.

*
Last June, when MyFairEngineer and I decided it was time for me to join him here, I had to resign from my job and I was a little sad, as after seven years my colleagues were a kind of a family, and also a bit scared. I had no job offer waiting for me here, my CV wasn't up-to-date, not to mention written in English, and I hadn't had any job interview since I was hired at the publishing house I used to work for. So, I stopped working as a journalist in July to start my new job: getting one in the UK.


I updated my CV, I translated it in English and had it corrected by my English teacher. I started have a look on various British jobsites and even applied for a couple of positions. But I was also busy packing and organizing my relocation, so I didn't care too much about that. Once here, though, I had to start seeking more seriously and I discovered a new world.

To start with, there are lots of job advertisement published every day. Most important, I know I've already said that, they are real job offers. They speak about working hours, salary, holidays, benefits, type of contract... all those things in Italy we've started not to expect anymore.

What's more, HR and recruiters usually send you an e-mail to turn you down. It may be tough reading that you haven't been shortlisted, that your application was unsuccessful or that your CV doesn't match the essential requirements. But at least you can cross out that job from your list and move on. And with that feedback try to understand if you applied for something you're not suitable for or if the problem is how you wrote your CV. 

I've learned a lot from those e-mails. I've already edit my CV six times, trying to put in it all those keywords recruiters look for. I did it myself. And I had a big help from a professional. For free. What unusual for Italian people to go to a job adviser, have a face-to-face interview focusing on your CV, your experience, your expectations and get advices. For free. That's a service called National Careers that, as the website says, "provides information, advice and guidance to help you make decisions on learning, training and work opportunities". With British government financial support. 

Of course, it's not easy to start working here with a qualified job. It's challenging, it's a competitive environment and having no UK work experience is a disadvantage. And yet you feel you have plenty of opportunities. And it's a feeling in Italy we've almost forgotten.

*
A giugno, quando io e l'Ingegnere abbiamo deciso che era arrivato il momento di raggiungerlo qui, mi sono ritrovata a fronteggiare un momento duro: rassegnare le dimissioni. Oltre a essere un po' triste, perché comunque dopo oltre sette anni a stretto contatto i miei colleghi erano diventati una specie di famiglia, ero anche un po' spaventata visto che qua non avevo nessun lavoro ad aspettarmi. Come se non bastasse, il mio CV non era aggiornato, figuriamoci scritto in inglese, e l'ultimo colloquio fatto era stato quello che mi aveva portato a lavorare nella casa editrice da cui stavo andando via. Così, in luglio ho smesso di fare la giornalista e ho iniziato un nuovo lavoro: trovarne uno in Inghilterra.

Ho aggiornato il CV, l'ho tradotto e fatto correggere alla mia insegnante di Inglese, l'ho persino mandato in risposta a un paio di annunci di lavoro trovati online. Però nel frattempo ero impegnata a far valigie e organizzare il trasloco e quindi la ricerca di lavoro passava un po' in secondo piano. Una volta arrivata qua, tuttavia, ho dovuto cominciare a fare le cose seriamente. E ho scoperto un nuovo mondo.

Tanto per cominciare, ogni giorno si trovano pubblicati tantissimi annunci di lavoro. Soprattutto, so di averlo già scritto, si tratta di offerte di lavoro vere, in cui si parla di salario, ore settimanali, ferie, benefits, tipo di contratto... argomenti che in Italia sembrano ormai quasi tabù.

Poi, c'è questa bella abitudine che risorse umane e recruiter ti mandano un e-mail per dirti che la tua candidatura è stata rifiutata, che non ti chiameranno nemmeno per un colloquio. Certo, non è piacevole vedere scritto nero su bianco che non hai passato la prima selezione o che non hai tutti i requisiti essenziali per quella posizione. Però per lo meno puoi evitare di crogiolarti nell'attesa, tirare una bella riga nera su quel lavoro e andare avanti. E con quel feedback puoi anche capire se per caso hai perso tempo con la candidatura sbagliata o se, magari, il tuo CV non ti valorizza abbastanza.

Da quelle e-mail sto imparando tanto. E da quando sono arrivata ho già modificato il mio curriculum sei volte. Sia da sola, sia con l'aiuto di una professionista. Gratis. Che cosa inconsueta per un Italiano andare da un consulente del lavoro, avere un colloquio privato focalizzato sul tuo CV, sulla tua esperienza, sulle tue aspettative e ottenerne consigli utili su come muoverti. Ripeto, gratis. È il servizio di National Careers, un'agenzia che fornisce, come dice il sito, "informazioni, consigli e una guida per aiutarti nelle decisioni che riguardano educazione e carriera". Il tutto finanziato dallo stato inglese. 

Certo, non è facile cominciare a lavorare qui partendo direttamente da un lavoro qualificato. È sfidante, è un ambiente competitivo e il fatto di non avere precedenti esperienze lavorative in UK è anche un po' un handicap. Eppure c'è la sensazione, in Italia quasi dimenticata, di avere davanti un sacco di opportunità. Ed è piacevole...

----------
Nel caso siate nella mia stessa situazione, o in caso stiate meditando il salto oltre Manica, ecco alcuni siti utili per cercare lavoro in UK: TotalJobs, Reed, Gorkana, TopLanguageJobs, Indeed, The Job Section

5 commenti:

  1. Hai detto bene, ciò che manca agli italiani in Italia è la sensazione di avere davanti un sacco di opportunità, cioè proprio la sensazione, anche quando le opportunità forse non ci sono, almeno averne la sensazione dà quella tranquillità e sicurezza di sé di cui gli italiani avrebbero tanto bisogno..

    Ps. benvenuta all'estero ;)

    RispondiElimina
  2. Ps. dal mio estero musicale: il sito che hai indicato per la colonna sonora in Germania non è più attivo, perché la GEMA (la Siae tedesca) gli chiedeva troppi soldi, quindi niente, non posso ascoltare la colonna sonora (così come non posso vedere una miriade si video musicali ufficiali da un anno a questa parte), nemmeno con calma come pensavo..

    RispondiElimina
  3. Davvero? Ma almeno su youtube riesci? Se sì, ecco il link :-) http://www.youtube.com/watch?v=Trj64kTr0CM

    RispondiElimina
  4. Nemmeno. Stesso motivo. Ma almeno su youtube il messaggio della GEMA non nasconde il titolo della canzone, quindi ne ho trovata una versione visibile (non saprei dirti che criteri usi per bloccare la musica) e.. la conosco!

    RispondiElimina