lunedì 14 ottobre 2013

What's new...

I haven't written for a long time, have I? Yeah, I know, it's been too much but the thing is that I was busy organizing... what? Well, I'll give you a hint.
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È da parecchio che non scrivo più. Sì, sì, lo so, è da troppo, ma è che avevo cose molto importanti da fare. Volete un aiutino?




Yeah, you guessed right! I moved to the UK and my absence from the blogosphere last months was due to packing and getting rid of old stuff I didn't want to bring with me and so on. Thankfully, there were my parents helping me, otherwise I would still be in Italy, probably out of my mind because of the overwhelming load of things to do.

The main reason of this big change is that MyFairEngineer had an offer here in Reading, accepted it and took off. We spent six months apart, but we both knew that this situation couldn't be permanent. So... here we are, starting a brand new life in Britain. And after only three weeks stay I've already learned a lot.

For example, it's not true you can't find Italian products at local stores. Even if it's called Parmesan, you can buy at Tesco a fine quality Parmigiano Reggiano with the Consorzio's trademark. And Prosciutto di Parma as well. Or, among some unknown (but Italian sounding) pastas, you can find De Cecco or Garofalo as well. Not to mention Barilla. And Italian olive oil or Aceto Balsamico di Modena IGP. All easy stuff. Of course, if you're hungry in the afternoon you can't find a bakery to buy a piece of focaccia or a decent pizza, but that's England after all!

I've learned that pro-active is the new key-word that should be in your CV if you wish to be called for an interview and that there are many different job positions with a specific name, which in Italy would be mostly translated into "secretary/assistant/factotum/If-you-kindly-cleaned-the-bathroom-before-you-go-would-be-nice". And I've finally rediscovered a world where you can find real job opportunities and not only slavery-like jobs disguised as internships or apprenticeships.

I've learned that Italian people speaking English have a very strong accent, but Spanish people have it stronger. And there are a lot of Spanish here. And Polish, too. And German, Japanese, Chinese, Roumain, Russian, Indian. And of course, lots of Italian. And it's great to live in such an international environment.
What about this blog, then? Well, a new life brings a new start, a (almost) new title, a new presentation and a bilingual edition (hope my written English will improve!). And the promise to keep it updated at least once a week, every monday.

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Già, avete indovinato. Mi sono trasferita a casa di Elisabetta II (be', non esattamente a casa sua) e la mia assenza dalla blogosfera è stata principalmente dovuta a organizzare il trasloco, tra valigie da fare e cose (troppe) di cui sbarazzarsi per poter viaggiare più leggeri. Anzi, visto che ci sono, grazie mamma e papà dell'aiuto, altrimenti a quest'ora sarei in preda a una crisi isterica in mezzo a scatoloni mezzo riempiti.

Ma perché sono approdata in Albione? Lo so, non è una scelta originale, soprattutto con 'sti chiari di luna, solo che quando l'Ing ha avuto questa fantastica offerta di lavoro qui a Reading che si faceva? Si diceva di no perché non è Palo Alto? No davvero! Così, dopo sei mesi di convivenza a distanza anche io ho preso il mio bel biglietto di sola andata e ora eccomi qua, pronta a scrivere su una pagina tutta bianca. E già dopo tre settimane appena ne ho imparate di cose!

Per esempio che non è vero che qua non si trovano i prodotti italiani. Anche se lo chiamano Parmesan (sigh!), al Tesco si può comprare Parmigiano Reggiano di buona qualità e con il marchio del Consorzio. Così come il Prosciutto di Parma. O ancora, tra un sacco di marche tutte Italian sounding ma totalmente sconosciute, ci sono la pasta De Cecco e la Garofalo. Per tacer della Barilla. E anche olio extra-vergine d'oliva italiano e Aceto Balsamico di Modena Igp. Niente di complicato. Certo, se ti viene fame a metà pomeriggio e vuoi un pezzo di focaccia o di pizza decente non lo trovi perché le panetterie come le intendiamo noi non esistono (almeno non qui a Reading), ma in fin dei conti siamo in Inghilterra, non è che si può pretendere la luna!

Poi. Ho scoperto che pro-active è una parola molto di moda tra i recruiter e se vuoi essere preso in considerazione per un colloquio devi trovare il modo di infilarla nel tuo CV. E anche che esistono un sacco di ruoli con un nome specifico che in Italia non abbiamo e che generalmente vengono riassunti in "segretaria-assistente-tuttofare-e-magari-pulisci-anche-il-bagno-prima-di-andare-via". E ho anche finalmente riscoperto cosa vuol dire trovare una massa critica di aziende che propongono lavori veri e non forme di squalificante schiavitù mascherate da stage.

Ho imparato che gli Italiani che parlano in Inglese hanno un accento terribilmente forte. Ma gli Spagnoli di più. E qui di Spagnoli ce ne sono un casino. E anche Polacchi. E poi Tedeschi, Giapponesi, Cinesi, Rumeni, Russi, Indiani. E ovviamente una quantità improponibile di Italiani. Ecchevvelodicoaffà? Però è davvero stimolante ritrovarsi in un ambiente così aperto e internazionale.

E quindi col blog? Be', nuova vita, nuovo inizio, nuovo (o quasi) titolo, nuova presentazione e nuova edizione bilingue (sperando che l'inglese migliori). E la promessa (da marinaio, lo so, ma ci provo) di aggiornarlo almeno una volta a settimana, ogni lunedì.

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Hope you'll have fun!

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