I love watch movies based on books I've read, though generally I always feel like... "the book is so much better!" The thing is, authors have hundreds pages to describe their characters, their motives, how they behave and why, the relationships between them while directors usually need to condense them in a couple of hours of running images. Screenplay writers definitely have hard times.
So, I'm not that naive to think that a movie should be fully faithful to the book. It's like in translations. In order to be faithful is sometimes necessary to divert a bit from the original as what really counts is the plot and message as a whole. And that's why I'm a bit annoyed about Insurgent.
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Adoro vedere film tratti da romanzi che ho letto, anche se generalmente me ne esco con commenti tipo... "il libro è infinitamente meglio!". Il punto è che gli autori hanno centinaia di pagine per descrivere i loro personaggi, le loro motivazioni, come si comportano e perché, le relazioni che costruiscono tra loro, mentre i registi solitamente sono costretti a condensare il tutto in un paio d'ore di immagini animati. Decisamente gli sceneggiatori non hanno vita facile.
Questo per dire che non sono così ingenua da pensare che un film debba necessariamente riprodurre fedelmente il libro. Alla fine è come per le traduzioni. Per essere fedeli all'originale a volte è necessario distaccarsene perché alla fine ciò che conta è l'insieme di trama e messaggio. Ed è quello che un po' mi ha infastidito di Insurgent.
Tris (Shailene Woodley), Four (Theo James), Caleb (Ansel Elgort) on the run from Erudite in "Insurgent" (Andrew Cooper / Lionsgate) |
Insurgent is the second Divergent franchise movie - a Lionsgate's production - based on the second book from Veronica's Roth trilogy, on screen since the 19th of March and, in my opinion, it diverts a little bit too much from the novel. Having watched the first movie on streaming the week before Insurgent came out, I wasn't that disappointed, I expected differences from the book as there where some main changes in Divergent as well. And, of course, I understand cutting off secondary characters or scenes to keep it short. What bothers me about both movies is that some plot changes inevitably affected the dynamics between the characters, which is what I loved most about the books, to the point that some scenes make little sense.
For examples, in the movies Four's troubled past is simply hinted and doesn't seem to affect his choices that much, Tris's nightmares about her friend Will, killed during Divergent events, don't trouble her so much to influence her ability as a soldier. While in the book both things trigger other events in a sort of chain reaction. Then, there are important characters relegated to marginal scenes and the introduction of a Harry Potter-like predestination theme which is mainly absent in the book. And in the end the question is: how are they going to deal with those changes with Allegiant, when they'll affect the plot even more?
Anyway, that doesn't mean the movie isn't worth watching. I guess director Robert Schwentke has successfully entertained his public with fast-paced fighting scenes, great stunts and amazing special effects. Then, there are the young actors and they're all quite good. Shailene Woodley's Tris is convincing, with a nice variety of facial expressions (a nice change from the Jennifer Lawrence's facial stillness in Hunger Games, though I liked more how the Hunger Games franchise has stuck to the books), Miles Teller is the perfect Peter and Theo James is simply Four. And he's also very good-looking, which doesn't hurt.
Bottom line: I enjoyed it and that's what mostly count when you go to the cinema. To enjoy what you're watching. But still, once again... the book is so much better!
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Insurgent è il secondo film del franchise Divergent - prodotto da Lionsgate - tratto dal secondo libro della trilogia di Veronica Roth, nelle sale dal 19 marzo e, a mio modestissimo parere, devia un po' troppo dal romanzo. Avendo visto il primo film della serie in streaming la settimana prima che uscisse Insurgent, ammetto di non essere stata delusa nelle mie aspettative. Che ci fossero differenze importanti con il libro me lo aspettavo perché già in Divergent la manina degli sceneggiatori ci era andata giù un po' pesante. E naturalmente il taglio di scene e personaggi secondari è qualcosa di fisiologico nelle trasposizioni cinematografiche. Quello che mi è dispiaciuto in entrambi i film, in realtà, è che alcuni cambi importanti nella trama, e alcuni tagli, hanno inevitabilmente influenzato le dinamiche tra i personaggi, che sono ciò che ho amato di più nei romanzi, al punto che alcune scene del film perdono un po' di senso.
Per esempio, il passato ingombrante e problematico di Quattro è appena accennato e non sembra influenzare granché le sue scelte, gli incubi di Tris sulla morte del suo migliore amico Will, ucciso durante gli eventi di Divergent, non la scombussolano così tanto da farle perdere le sue capacità di soldato. Mentre nel libro entrambe le cose innescano altri eventi, in una sorta di reazione a catena. E poi, il film introduce anche il classico cliché della predestinazione, in stile Harry Potter, che piace tanto a Hollywood e che nei libri è abbastanza assente. E alla fine la domanda che viene da farsi è: come diavolo risolveranno la sceneggiatura di Allegiant, visto che i cambiamenti fatti finora la influenzeranno inevitabilmente?
Comunque, questo non vuol dire che il film non meriti di essere visto. Credo che il regista Robert Schwentke sia riuscito nell'intento di intrattenere il pubblico grazie a scene dal ritmo serrato piene di azione, acrobazie ed effetti speciali mozzafiato. E poi ci sono gli attori giovani e sono tutti credibili. La Tris di Shailene Woodley è convincente e dotata di una buona gamma espressiva (un piacevole cambiamento rispetto alla monoespressività di Jennifer Lawrence in Hunger Games, anche se il franchise di Hunger Games ha il merito di una maggiore fedeltà ai libri), Miles Teller è il perfetto Peter e Theo James, semplicemente, è Quattro. Ed è anche un gran bel topino, il che non guasta.
Morale: il film mi ha divertito e alla fine è quel che conta quando si va a vedere qualcosa al cinema. Divertirsi. Poi, però, ecco... il libro continua a essere infinitamente meglio.
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