"People who get this kind of results are..." She looks over her shoulder like she expects someone to appear behind her. "...are called... Divergent."*"Le persone che ottengono questo tipo di risultato sono..." Si guarda alle spalle come se temesse di veder comparire qualcuno dietro di sé. "...sono chiamate... Divergenti".
Remember when I talked about the impulse of hiding a book into the freezer just to linger on it? Well, never had that strong an impulse like while reading the Divergent trilogy (Divergent, Insurgent, Allegiant). At some point I was conflicted between hungrily carrying on reading and trying to slow down, just to enjoy the book longer. By far, one of the best novels I've read recently. Thanks Veronica Roth for writing it.
In a wrecked dystopian Chicago, people have been living enclosed inside the city, a high fence keeping them inside, a strict social structure as a way to keep the peace. People are divided into 5 factions, each one praising one particular human virtue and each one fulfilling precise roles: Erudite, the smart ones, are scientists, doctors and teachers, Candor, the honest, are lawyers and magistrates, Amity, the peaceful and kind, are farmers, Dauntless, the brave, are police corps and in charge of security, while Abnegation, the selfless, are carers and government leaders. In order to become a member of a faction, each year all the sixteen-year-old take a test to discover which faction they have an aptitude for before choosing it during the Choosing Ceremony.
While taking her aptitude test, though, Abnegation-born Beatrice Prior, who's also the narrator, discovers that she's different from her peers. The test results are inconclusive, she can just as easily belong to three different factions at a time because she's Divergent. What that does mean it's hard to say but she only knows that being Divergent might pose a threat to her life. She must not tell anybody about it.
Craving for freedom, feeling not enough selfless to stay with her birth faction, on Choosing Ceremony Beatrice transfers to Dauntless adopting a new nickname, Tris, and measuring herself with a hard, demanding initiation made of fights, war games, knife throwing and gun shooting, trained by mysterious, scary eighteen-year-old Four. And while she struggles to make it through initiation, slowly growing feelings for Four, she also discovers what being Divergent really means and how this awareness will affect her choices to the extreme consequences.
And that's one thing I loved about the story. The idea that choices are what make people who they really are, despite aptitude, genes or education. The idea that being in control of oneself means take full responsibility for one's decisions, and that's the true, and only, act of bravery. Of course, the main, big events cannot be controlled, but Tris and Four make their own choices accepting the consequences, with that bravery born not out of fearlessness but out of overcoming fear. The same bravery they need to nurture their love story which is one of the sweetest, most tender I've read.
Divergent trilogy is no romance and Four and Tris are not star-crossed lovers kept apart by villains or tragic events. Again, it's their own choices, their strong will drawing them together and pulling them apart and drawing them together again. Descriptions of their slowly building relationship are incredibly powerful. Every touch and kiss is described in so minute detail you can actually feel the electricity between them. And no, do not expect sex scenes, but far more powerful fingertips running through hair and hovering over cheekbones and touching foreheads.
Nice bonus, after the trilogy Veronica Roth published a sort of prequel focused on Four's character, how he became Dauntless and initiate instructor, how he fell for Tris, him being the narrator this time, with scenes from Divergent recounted from his side, mirroring Tris telling. After the trilogy, a must-read.
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Ricordate che vi ho parlato dell'impulso di nascondere i libri nel congelatore? Ebbene, mai tale impulso è stato così forte come leggendo la trilogia di Divergent (Divergent, Insurgent, Allegiant). A un certo punto ero costantemente combattuta tra il continuare a leggere, affamata di pagine, e il cercare di rallentare, solo per far durare il libro più a lungo. Decisamente uno dei migliori romanzi che ho letto negli ultimi anni. Grazie Veronica Roth per averlo scritto.
In una Chicago distopica e a brandelli, la popolazione vive da generazioni chiusa all'interno della città, protetta da un'alta barriera, governata da una rigida struttura sociale per mantenere la pace. Le persone sono divise in cinque diverse fazioni, ognuna portatrice di una particolare virtù umana e pertanto incaricata di un preciso ruolo nella società: gli Eruditi, che rifuggono l'ignoranza, sono scienziati, medici e insegnanti, i Candidi, gli onesti, sono avvocati e magistrati, i Pacifici, rappresentanti della gentilezza e della non aggressività, sono agricoltori e allevatori, gli Intrepidi, per il loro coraggio, si occupano della sicurezza della popolazione, mentre gli Abneganti, altruisti, ricoprono ruoli governativi. Per poter diventare membro effettivo di una fazione, ogni anno i ragazzi che hanno compiuto 16 anni sostengono un test per scoprire per quale fazione hanno attitudine prima di sceglierne ufficialmente una durante la Cerimonia della Scelta.
Ma è proprio durante il suo test che l'Abnegante Beatrice Prior, voce narrante del romanzo, scopre di essere diversa dai suoi coetanei. Il risultato del test, infatti, non è conslusivo, Beatrice sembra avere attitudine per tre diverse fazioni contemporaneamente perché è Divergente. Cosa questo significhi di preciso non lo sa, sa solo che essere Divergente è pericoloso, potrebbe costarle la vita. Non deve rivelare il suo segreto a nessuno.
Affamata di libertà, convinta di non essere sufficientemente altruista per rimanere nella fazione in cui è nata, durante la cerimonia della scelta Beatrice si unisce agli Intrepidi cambiando il suo nome in Tris e ritrovandosi a misurarsi con un'iniziazione incredibilmente dura, fatta di lotta a mani nude, giochi di guerra, lancio dei coltelli e addestramento con le pistole, sotto la guida del misterioso, sinistro diciottenne Quattro. E mentre lotta duramente per riuscire ad arrivare a superare l'iniziazione, lentamente innamorandosi di Quattro, Tris scopre anche cosa vuol dire davvero essere Divergente e come questa consapevolezza influenzerà le sue scelte fino alle estreme conseguenze.
E questa è una cosa che, del libro, ho adorato. L'idea che sono le scelte a rendere le persone ciò che davvero sono, indipendentemente dalle attitudini, i geni o l'educazione. L'idea che avere il controllo di se stessi significa prendere piena responsabilità delle proprie decisioni e che questo, alla fine, sia il solo, autentico, atto di coraggio. Certo, i grandi eventi escono dal controllo del singolo, ma Tris e Quattro compiono le loro scelte accettandone le conseguenze con quel coraggio che nasce non dalla mancanza di paura ma dalla capacità di non lasciarsene dominare. Lo stesso coraggio di cui hanno bisogno per alimentare la loro storia d'amore, che è una delle più dolci e tenere che ho mai letto.
La trilogia non è letteratura rosa, sia ben chiaro, e Quattro e Tris non sono amanti contrastati tenuti lontani dal cattivo di turno o da eventi tragici. Ancora una volta, sono le loro scelte, la testardaggine con cui le portano avanti, a tenerli insieme, a dividerli a ricongiungerli ancora. Le descrizioni della loro relazione sono meravigliose, ogni bacio, ogni tocco, ogni dettaglio trova spazio evocando, percepibile, l'elettricità tra i due. E no, non aspettatevi scene di sesso ma decisamente più potenti dita che sfiorano capelli e guance e fronti che si toccano.
Gradevole bonus, dopo la trilogia Veronica Roth ha pubblicato una sorta di prequel incentrato sul personaggio di Quattro, questa volta voce narrante, come è diventato un Intrepido e istruttore degli iniziati e come si è innamorato di Tris, con scene di Divergent raccontate dal suo punto di vista, in una sorta di gioco di specchi con il racconto di Tris. Dopo la trilogia, assolutamente da leggere.
Cosa faccio me la segno? No, non è una vera domanda. Sto cercando di ricordarmi se mi piacciono le trilogie, per non segnarmi questa, ma credo di averla messa in lista proprio mentre scrivo questo commento ;)
RispondiEliminaSegna, segna :-) Io amo le trilogie, quando fatte bene, e questa mi è piaciuta parecchio. Ignoro il perché sia considerata, come Hunger Games, young adult literature, in ogni caso... da leggere!
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