In realtà stavo preparando una recensione all'ultimo libro letto (senza contare che ne ho indietro anche un'altra, promessa tempo fa e che giuro, giuro arriverà) ma non ho ancora finito di scriverla e ho bisogno di rileggerla a mente fredda. Adesso non riesco più a mettere insieme le parole nel modo giusto così, citando Rossella O'Hara, ci penserò domani.
Stasera sono sola soletta, con il portatile sulle gambe a scrivere, navigare e guardare le puntate della nona stagione di Grey's Anatomy (sì, quella che stanno trasmettendo adesso negli Usa. in inglese. senza sottotitoli. una faticaccia) gentilmente offerte dall'amica e collega S, pusher di fiducia di materiale scaricato dal web.
Insomma, mi sto riposando, anche perché il weekend è stato intenso già da venerdì sera quando siamo andati all'Ikea per comprare il nuovo divano in sostituzione di quello vecchio e sgaruppatissimo che avevamo da quattro anni (e che merita tutto il nostro rispetto anche perché costò solo 70 euro ed era pure abbastanza comodo, amen!). L'intenzione era di farcelo consegnare a casa, anche perché nella nostra macchina il "comodo pacco piatto" non ci sarebbe mai entrato. Solo che la consegna sarebbe stata per il giorno dopo, cioè sabato. In cui noi non potevamo stare a casa ad aspettare il divano. La consegna entro 13 giorni costava pure di più, così alla fine abbiamo optato per la soluzione da veri Ikea-addicted: noleggio furgone e facciamo tutto noi.
Alla fine è andata bene, nonostante il comodo pacco piatto fosse lungo due metri, largo quasi 90 centimetri e profondo 50 per oltre 60 chili di peso, quindi più della sottoscritta, ed è andata bene nonostante l'enorme furgone che ci hanno dato non entrasse nel box neanche a piangere. In ogni caso, stamattina abbiamo montato il divano, dopo essere andati a votare alle primarie, ed è comodissimo. Ci sono sdraiata sopra :-)
Ieri invece giornata campale iniziata all'alba - ok, erano le 7.30 ma il sabato mattina è alba - con pulizie, altro giro al mercatino dell'usato a mollare un po' di decorazioni natalizie non più utilizzate e pomeriggio impegnato in tre ore e mezza di danza, mentre l'Ing era a un incontro con centinaia di altri ingegneri e affini. Ci siamo rivisti la sera per andare a teatro a vedere La bancarotta di Goldoni all'Arsenale, in via Cesare Correnti. La commedia è molto carina e decisamente attuale, nonostante sia stata scritta nel Settecento. Il teatro è minuscolo ma spettacolare, ricavato all'interno di una vecchia chiesetta sconsacrata, con i camerini in sacrestia, i posti disposti a L lungo lo spazio scenico e gli attori che ti recitano a distanza ravvicinatissima. Un modo molto curioso di fruire il teatro e decisamente coinvolgente.
Infine, approfitto di questo post per annunciare una piccola sorpresa natalizia che ho preparato già qualche tempo fa e che sarà online il primo dicembre. Insomma, stay tuned!
Aspetto la sorpresa :)
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