N è italiana, vive a Milano, ha un diploma di liceo
e qualche esame all’università. Ha un lavoro da colletto bianco in
una grandissima azienda, un contratto di quelli che fanno invidia e uno stipendio
niente male.
J è francese, vive a Lione, non ha grandi studi alle spalle,
niente maturità (o Bac, come lo chiamano lì), solo un diplomino professionale
per lavorare come “vendeuse”. Che è poi un modo più elegante di dire commessa.
Lavora in un negozio di scarpe e il suo stipendio quasi non supera i mille
euro.
N è sposata. Anche suo marito lavora in una grande azienda, ottima posizione e ottimo stipendio. Hanno ottenuto facilmente un mutuo agevolato per comprare casa e ora abitano in
un bel palazzo di un quartiere signorile.
J convive. Il suo compagno lavorava per un’agenzia che
svolgeva indagini di mercato e interviste ai passanti. Ma l’agenzia ha chiuso e
lui ha perso il lavoro. E in questo momento prende solo il sussidio di
disoccupazione. Abitano in affitto, in un quartiere popolare, pieno di
immigrati, in cui i negozi sono tutti di proprietà di arabi e indiani, a volte
cinesi.
N ha due figli piccoli, belli e sani. Ha trovato posto per iscriverli al nido comunale così non deve stare a casa dal lavoro.
Ogni tanto prende e parte con loro per qualche giorno. A volte al mare, a volte
in montagna, così riesce a far cambiare loro aria. Le ferie non sono un
problema.