«They say that chess was born in bloodshed.
Legend has it that when the game was first presented to the court, the sultan decided to reward the obscure inventor by granting any wish he might have. The recompense requested seemed modest: the quantity of wheat that would result from putting a single grain on the first of the board's sixty-four squares, two grains on the second, four on the third, and so on.
At first the sultan gladly agreed, but when he realized that all the granaries of his kingdom, and perhaps of the world, could not supply such an amount, he found it advisable to extricate himself from his predicament by having the poor inventor's head cut off.» *
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«Sembra che l’invenzione degli scacchi sia legata a un fatto di sangue.
Narra infatti una leggenda che quando il gioco fu presentato per la prima volta a corte il sultano volle premiare l’oscuro inventore esaudendo ogni suo desiderio. Questi chiese per sé un compenso apparentemente modesto, di avere cioè tanto grano quanto poteva risultare da una semplice addizione: un chicco sulla prima delle sessantaquattro caselle, due chicchi sulla seconda, quattro sulla terza, e così via…
Ma quando il sultano, che aveva in un primo tempo accettato di buon grado, si rese conto che a soddisfare una simile richiesta non sarebbero bastati i granai del suo regno, e forse neppure quelli di tutta la terra, per togliersi dall’imbarazzo stimò opportuno mozzargli la testa».**
On Saturday night, the rich sixtish-year-old businessman and chess player Dieter Frisch dies for a gunshot under mysterious circumstances in his Vienna's villa. Police files the case as a suicide, journalists speak about an accident and only a little newspaper conjectures about a detail: on the man's desk was found an odd chessboard, made of light and dark patches of coarse cloth sewn together with scratched buttons representing the pieces, set in a complicated mid-game position. Why did Frisch, among his rich collection of valued chessboards, choose to study on this one the very night he died?
Starting from this episode, first-person narrator Tabori tells all enchained events that brought to the businessman death: his train trip to Vienna on the Friday night and his meeting with Mayer, a young artist, former chess champion. The one who carries in his pocket the reason of Frisch's death sentence.
Using three different timelines in counter-chronological order, the narrator tells us a story in which chess are innocent weapons of human cruelty, instruments of both sadistic torture and apparently detached vendetta. And black and white pieces reflect opposing characters: Tabori, a Jewish chess champion who “played in Hell”, and blond German Frisch. Evil and good playing a long chess game with death and paying the consequences for a lifetime.
The Lünenburg Variation is the first novel of former sales agent Paolo Maurensig, published in 1993. A small book, hardly 200 pages, in which chess are also a metaphor: characters', and reader's, deepest feelings are “frozen”, patiently kept aside in order to conduct the game until the last move, when finally they will be allowed to powerfully explode.
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Nella notte tra sabato e domenica, il sessantenne Dieter Frisch, ricco uomo d'affari e appassionato giocatore di scacchi, muore per un colpo di pistola, in circostanze misteriose, nella sua villa viennese. La polizia archivia il caso come suicidio, i giornalisti parlano di incidente e solo un piccolo giornale di provincia si sofferma su un dettaglio: sulla scrivania del morto è stata trovata una strana scacchiera, fatta da quadrati chiari e scuri di tela grezza cuciti insieme e con bottoni incisi a raffigurare i vari pezzi, disposti in una complicata posizione di mediogioco. Perché Frisch, tra tutte le preziose scacchiere che componevano la sua collezione, aveva scelto di studiare proprio su questa la notte della sua morte?
A partire da questo episodio, il narratore – un narratore in prima persona che porta il nome di Tabori – racconta la catena di eventi che ha portato alla morte del ricco uomo d'affari: il suo viaggio in treno verso Vienna il venerdì sera e il suo incontro con Mayer, un giovane artista ed ex campione di scacchi. Colui che nasconde in tasca le ragioni della sentenza di morte pronunciata contro Frisch.
Usando tre diversi piani temporali in ordine anticronologico, il narratore ci racconta una storia in cui gli scacchi sono l'inconsapevole arma dell'umana crudeltà, strumento tanto di sadica tortura quanto di apparentemente fredda vendetta. E i pezzi neri e bianchi riflettono gli opposti personaggi: Tabori, il campione di scacchi ebreo che “ha giocato all'inferno”, e il biondo, tedesco, Frisch. Male e bene opposti in una lunghissima partita con la morte per la quale pagheranno tutta la vita le conseguenze.
La Variante di Lünenburg è il romanzo d'esordio dell'ex agente di commercio Paolo Maurensig, pubblicato nel 1993. Un volumetto di appena duecento pagine, dove gli scacchi sono anche metafora di una narrazione in cui i sentimenti e le passioni dei personaggi, e del lettore, sono “congelati”, pazientemente messi in disparte per poter condurre il gioco fino alla sua mossa finale, quando finalmente potranno esplodere in tutta la loro potenza.
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* Paolo Maurensig, The Lünenburg Variation, translation by Jon Rotschild, Phoenix House, 1998
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**Paolo Maurensig, La Variazione di Lünenburg, Adelphi, 1993
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