Sorting donations
at the charity shop is sometimes a long journey through others' lives,
especially when you need to sort many boxes from the same donor. Because you
can find an entire world in there. It's like being a detective investigating
hints and evidences: the titles and recurring subjects, the things used as
bookmarks, greeting cards and old letters hidden between pages.
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Quel che mi
piace nel smistare le donazioni al charity shop è che a volte è come fare un
viaggio nelle vite degli altri. Soprattutto quando la donazione in
questione consta di almeno quattro o cinque scatole. Perché aprendo quelle
scatole è davvero come aprire una finestra su un intero altro mondo. È come
essere un detective che raccoglie prove e indizi: i titoli, gli argomenti
ricorrenti, le cose usate come segnalibro, biglietti d'auguri e vecchie lettere
nascoste tra le pagine.
You can guess
one's likings by how much worn and tatty a book is, and you can guess how a
student was well prepared for GCSE according to how new reference books come
in.
You can
tell if a book was a not appreciated gift, as they usually arrive still covered
in plastic film.
Most of the
times, those donors are completely anonymous. But sometimes they do have a
name. And in some way I can figure them: the native Italian guy - an ancient
history lecturer I bet, with a passion for ancient and foreign languages, Tex
Willer and Donald Duck - D.J. Dexter with his keen passion for Roman history
and gardening and the British folks who lent their barge to a couple of friends
who didn't liked boat life very much.
*
Puoi immaginare i gusti di qualcuno semplicemente da quanto
un libro è consumato e spiegazzato. Puoi indovinare quanto bene abbia studiato un
ragazzino a seconda di quanto nuovo appare il manuale di preparazione agli
esami. E puoi facilmente capire come un regalo non sia stato particolarmente
apprezzato quando il libro fa il suo ingresso ancora avvolto nel cellophane.
La maggior parte delle volte i donatori sono completamente
anonimi. A volte però hanno un nome. E in qualche modo riesci a immaginarteli:
il tizio italiano trapiantato qui a fare il professore di storia antica, con
una passione per le lingue, morte e vive, per Tex Willer e per Paperino, D.J.
Dexter che predilige la storia romana e il giardinaggio e i tizi inglesi che
hanno prestato il loro barcone ad amici psicologicamente impreparati ad
affrontare una vacanza galleggiante.
Then, last
week I found a box full of art books, self help manuals about changing life,
tourist guides, Buddhism texts and boarding pass tags. And I immediately
imagined someone's entire lifetime.
So, I virtually
met Hettie, an art student, who suddenly got depressed for unknown reasons. She
tried to find her way to happiness in self help manuals but everything kept
getting worse. So, in 2004, she undertook a long journey all around the world.
She travelled through Europe, joined Canada
and the Big North and eventually ended up in Asia ,
where she met a Buddhist monk. She was so touched by his peaceful attitude that
she converted straight away. She studied Buddhism philosophy, she found a
renewed happiness and now she is somewhere, sharing her happiness with others. And
she donated all those book because she doesn't need them anymore.
Whether
this is right or completely wrong I don't care. Books can lead you on amazing
and adventurous journeys. Paradoxically, even when you're not reading them.
*
Poi, settimana scorsa ho smistato una scatola piena di libri
di arte, manuali di auto-aiuto e consigli per cambiare vita, guide turistiche,
testi sul buddismo e talloncini di carte d'imbarco. E mi sono fatta un intero film.
Così, ho virtualmente incontrato Hettie, studentessa di
storia dell'arte che a un certo punto, non si sa perché, cade in una profonda
depressione. Inizialmente cerca di trovare una sua strada divorando manuali di
auto-aiuto, ma le cose vanno sempre peggio. Così, finalmente, nel 2004 intraprende
un lungo viaggio intorno al mondo. Europa, America, Canada e il Grande Nord,
prima di finire in Asia dove fa l'incontro che le cambia la vita. Perché in
Oriente conosce un monaco buddista e rimane così toccata dalla sua pace
interiore che si converte immediatamente, studia la filosofia buddista, trova
una nuova felicità e ora è lì fuori, da qualche parte, a condividere questa sua
felicità con gli altri. E ha regalato tutti i suoi vecchi libri perché ormai
non le servono più.
Che ci abbia azzeccato o meno, in questo racconto, non è
importante. I libri possono guidarci in viaggi incredibili e avventurosi.
Paradossalmente, anche quando non li leggiamo.
Bellissimo immaginare una storia attraverso i libri appartenuti alle persone. Come dici tu poco importa se sono vere o no!
RispondiElimina:-)
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