È praticamente un mese che non scrivo e non ho scusanti.
Anche solo un saluto sarebbe stato doveroso. Il fatto è che da febbraio sono
finita in una specie di centrifuga che è tuttora in funzione, cambiamenti in
atto, evoluzioni... più che poco tempo, poca testa per stare dietro al blog e
me ne dispiace. Corro ai ripari, con un aggiornamento sugli eventi di quest'ultimo mese.
1. Una delle cose che mi ha tenuto decisamente impegnata
ultimamente, e che ancora per qualche settimana assorbirà gran parte del mio
tempo e dei miei neuroni, è la preparazione dell’esame di patente nautica,
questa mezza follia che l’Ing e io abbiamo intrapreso, e che mi ha riportato ai
tempi dell’università in cui studiavo nei tragitti in metropolitana, la sera,
sabato e domeniche comprese. Con l’unica differenza che quelli sono gli unici
momenti in cui ora posso studiare :-/
Momenti tragicomici, presto su questi schermi!
2. Tra esame, impegni di lavoro e nuovo spettacolo in
avvicinamento (ve l’avevo raccontato della mia grande vocazione perduta?) il
mio personale ansiometro sta sfiorando i livelli di allarme e forse è la causa
di recenti episodi d’insonnia. Nonché dell’acuirsi di certi comportamenti
paranoici per i quali avevo già fatto coming out l’anno scorso. Lo so, sono da
curare!
3. Ho finito di rileggere (stavolta in lingua originale) la
saga di Harry Potter e di nuovo sono stata colpita da sindrome di abbandono.
Presto un (probabilmente lungo) post sull’argomento.
4. Ho passato i giorni di Pasqua nella perfida (ma più che
altro gelida!) Albione e continuo a rimanere a bocca aperta di fronte alla
bellezza che riescono a far emergere gli Inglesi anche dalle cose più semplici.
Una dote che in Italia coltivano ancora troppe poche persone (anche se
fortunatamente qualcuno c’è).
5. Ho finalmente abbattuto un po’ dei limiti che
scioccamente imponevo a me stessa per fifa e scarsa fiducia e ho fatto il mio
primo weekend fuori porta da sola per un corso di vela a supporto del
famigerato esame di patente nautico (l’Ing era via per lavoro). A parte la
bottadeculo del bel tempo che ha permesso l’uso delle mezze maniche, è stato
veramente liberatorio mollare la me stessa ansiosa a casa per due giorni!
6. Il 20 aprile scorso c’è stato il terzo incontro del
CoderDojo Milano ed è stata la consacrazione di un successo. Stavolta i bambini
erano 44 (sì, sì, proprio come i gatti) e quindi l’evento è stato trasferito in una
sede più grande, una sala gentilmente offerta da Talent Garden, incubatrice di
startup e spazio di coworking con sette sedi in Italia. Quella di Milano si
trova all’interno di una vecchia struttura ai piedi della ferrovia, completamente
ristrutturata e arredata e decorata, almeno per la parte che ho visto io, con
elementi assolutamente eco-sostenibili realizzati con carta e cartone. Un
ambiente veramente stimolante, così come lo è quello di StartMiUp che ha ospitato
i primi due incontri, e la mattinata ha confermato una volta di più come questa esperienza sia formativa. E non solo per i bambini.
Lasciando perdere i buoni propositi del “scriverò di più”
e “fotograferò di più”, vi saluto con qualcuna delle foto scattate questo mese
e spero di tornare presto!
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