Il mio sogno nel cassetto (uno dei tanti) sarebbe diventare autrice di
gialli di successo. O meglio. Diventare un'autrice di gialli sarebbe già un ottimo punto di partenza. Al successo ci pensiamo poi. Quindi, in attesa di trovare l’idea geniale per scrivere la mia personale
detective story, divoro quelle altrui. Il problema è che
avendone ormai lette moltissime sono diventata di gusti difficili e piuttosto
criticona per quanto riguarda gli intrecci. Come se non bastasse, un po’ per
dote naturale, un po’ per deformazione professionale, sono un “cane da tartufo”
per refusi e, soprattutto, incongruenze, errori di stesura, contraddizioni nel
testo. E quando ne trovo, soffro.
Ma quel personaggio, in quel momento, non c'era e adesso invece si racconta che era presente. Frenetico rumore di pagine sfogliate per guardare qualche passo prima. Sarò io che non ricordo? Avrò letto male? Mi sono distratta?
Non ero attenta? No. C’è l’errore nel libro. Nero su bianco.